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Per tre giorni i comuni di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna, hanno trovato per strada 150 manichini malati di tumore realizzati con bottiglie di plastica raffiguranti scene di vita quotidiana.

Le opere sono state realizzate dallo scultore Giovanni Pirozzi con cinquemila bottiglie di plastica recuperate attraverso un porta a porta iniziato ben 6 mesi prima. Manichini fatti di bottiglie di plastica, con parti annerite ricordanti le patologie tumorali che affliggono la Terra dei Fuochi per protestare contro il degrado ambientale della zona.

L’idea è nata – racconta Pirozzi – quando partecipando a vari convegni per sensibilizzare sul tema della terra dei fuochi ho notato la poca partecipazione da parte dei cittadini. Ho deciso quindi di fare un’installazione che portasse il contenuto di quei convegni sotto gli occhi di tutti.

Il messaggio di questa mostra è forte: i manichini sono trasparenti come trasparente dovrebbe essere tutto quello che accade nel nostro territorio e inoltre sono fatti di plastica, un materiale riciclabile, quella stessa plastica che spesso viene incendiata nelle campagne limitrofe, trasformandosi in veleno per i polmoni.

La mostra itinerante iniziata a Ottobre, nei territori di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe e Casapesenna,organizzata dalle associazioni “Work in progress” e “ABC Albanova Bene Comune” di San Cipriano d’Aversa, si è aperta con un convegno sul tema “Rifiuti e tumori” a cui hanno partecipato il dott. oncologo Antonio Marfella, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, il presidente di Libera nazionale e autore del libro “Eco Mafia” Enrico Fontana e il professore Stefano Tonziello.

Le opere sono state realizzate grazie all’aiuto dei tanti scout di Libera arrivati da tutta Italia e dei giovani del territorio, che per mesi si sono incontrati nei sotterranei di un bene confiscato a San Cipriano d’Aversa per lavorare a questo progetto. Circa 50 ragazzi hanno allestito, intorno alle 3 del mattino, le piazze e le strade principali di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe e Casapesenna con 150 manichini malati di tumore.

Con grande stupore i cittadini al loro risveglio si son ritrovati la città con 150 abitanti in più.

L’emozione più grande è stata osservare i cittadini averne cura e vedere, all’uscita delle scuole, gruppi di bambini intenti a spiegare l’un all’altro quale fosse il senso di quelle macchie nere, cosa causa i tumori e chi sono stati i responsabili. Quando torni a casa e parli del manichino che hai visto per strada, dici 3 cose: manichino, bottiglie di plastica e macchia nera.

Il messaggio – spiega l’artista – arriva appieno. Insieme all’opera arriva il messaggio.

 

Lina Andreozzi

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One thought on “Manichini con il cancro

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