“Dopo l’ennesimo scandalo che riguarda la gestione dei rifiuti e le partecipate della Regione, con la loro allegra e disinvolta gestione familiare, e lo stretto collegamento tra maggioranza e finta opposizione, spero sia chiaro che l’accordo per la cancellazione della commissione Terra dei Fuochi servì a seppellire ogni speranza di poter indagare e portare alla luce la gestione allegra e criminale dentro il Palazzo e le partecipate”.
È quanto afferma il consigliere regionale Maria Muscarà all’indomani dell’inchiesta che ha portato a vari arresti.
“Ed è sulla gestione della commissione di inchiesta sulle partecipate affidate proprio a Luciano Passariello (arrestato ieri ndr) – prosegue Muscarà – che Vincenzo De Luca avrebbe dovuto dare una risposta: come mai il centro sinistra ed il governatore sostenevano l’illegittima proroga di una commissione che invece di indagare, seppelliva?”
Ma poi il Patto della Poltrona divenne prassi consolidata e dopo qualche anno il Movimento 5 Stelle, ormai disintegrato, accettò di tacere sul tema più scottante della Regione, cancellò la Terra dei Fuochi in cambio di poltrone, ed anche per questo tradimento decisi di andare via”.