I visitatori potranno augurare “buon compleanno” al museo sulla Lavagna Post-it al piano terra del museo (area biglietteria), interagire con il profilo Twitter del museo, @Museo_MADRE, utilizzando l’hashtag #miomadre per segnalare, con foto e testi, la mostra, l’opera o l’artista preferiti o per ricordare il proprio momento di visita nello storico edificio di via Settembrini a Napoli. E i primi visitatori riceveranno in regalo shopper griffate MADRE e una copia fra i cataloghi del museo.
Chi visiterà il museo oggi, potrà percorrere, nella sala Re_PUBBLICA MADRE al piano terra, la grande opera in situ realizzata per il MADRE dall’artista francese Daniel Buren per celebrare la relazione fra il museo e il suo pubblico, fra l’istituzione e la sua comunità. Intitolata Come un gioco da bambini, lavoro in situ, 2014-2015, Madre, Napoli – #1, l’opera è una vera e propria città in miniatura, fatta di cerchi ipnotici, archi colorati, torri cilindriche, basamenti quadrati e timpani triangolari, che si relaziona con la città reale, incorporandola, nelle sue forme archetipiche, all’interno del museo.
Al primo piano il pubblico potrà visitare le opere della Collezione site-specific, e nelle sale del secondo piano ed altri spazi (atrio, mezzanino, scaloni, secondo cortile, area bar e terrazzo) in particolare le più di cento opere di Per_formare una collezione #4, ultimo capitolo del progetto dedicato alla costituzione progressiva della collezione permanente del museo: una vera e propria mostra dedicata all’idea di collezione, quale entità “per_formativa”, progettuale e in divenire, che definisce il museo non soltanto come spazio fisico ma anche come insieme di relazioni sociali e simboliche, di storie da raccontare e di possibilità da configurare.
Un percorso espositivo che racconta la storia della cultura d’avanguardia, con particolare riferimento a quanto accaduto a Napoli e in Campania negli ultimi cinquant’anni, ma al contempo esplora il presente e ipotizza il futuro, attraverso l’inclusione di artisti che rispondono con nuove opere a questa storia.
E, infine, al terzo piano del museo, la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana dedicata a Sturtevant, una delle più influenti artiste del XX secolo, Leone d’Oro alla 54a Biennale di Venezia nel 2011.
Fin dal suo titolo, Sturtevant Sturtevant, in cui il nome dell’artista è ripetuto due volte, la mostra si articola intorno al concetto e alla pratica della ripetizione, intesa come dispositivo collettivo, e in cui l’artista americana si relaziona con alcune delle personalità più iconiche della storia dell’arte del XX secolo, da Marcel Duchamp a Joseph Beuys, dalla Pop Art di Andy Warhol, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Frank Stella finoa artisti come Paul McCarthy e Robert Gober.
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