Lui si chiama Don Pasquale Di Giglio. È parroco della chiesa del Buon Pastore a Fuorigrotta. Non è un impiegato della sacrestia. Non è un pedante notaio della religione cattolica e neppure un burocrate dei testi sacri.
Don Pasquale Di Giglio è un prete-prete. Uno che porta la luce. Nulla c’entra l’Enel e la rete elettrica in questa storia.
Viene in mente la scena cult del film ‘The Blues Brothers’ quando un leggendario James Brown improvvisa un canto Gospel e poi chiede a Jake (John Belushi) “Hai visto la luce? Tu, hai visto la luce?”.
Sul suo profilo Fb in corrispondenza dell’icona ‘cuore’ dove rendi pubblico lo ‘status setimentale’ c’è scritto : “relazione complicata”.
È l’ammissione più bella, vera e sincera per un parroco per definire il proprio rapporto con Gesù Cristo: Complicato.
Di questo prete a parte la barba lunga che lo fa tanto frate ciò che spiazza è il suo essere fanciullino-scugnizzo, emana una dolcezza, un disincanto e la voglia continua di sorprendersi nell’incontro con l’altro. La sua è empatia, connessione, stesse lunghezze d’onda con la gente.
Quel tono di voce, la battuta, l’improvvisazione e l’estrema semplificazione delle cose apparentemente complicate della vita.
Capita spesso che mentre celebra l’affollatissima messa domenicale dall’altare parte con l’imitazione dell’elefante, del pesciolino e delle tante trovate per trasformare un momento di fede in una festa collettiva e partecipata. I bambini escono pazzi, sono scoppi d’ilarità, risatine e versi d’elefante a go go. Ma soprattutto il comprendere il Vangelo nella sua bellezza e nel suo essere un testo rivoluzionario.
È dura ai tempi del Coronavirus mantenere quel canale aperto, essere presente nell’assenza, portare e amplificare la parola di Gesù Cristo ai suoi piccoli. Qualcosa doveva pur inventarsi.
E forse durante le insonni notti davvero alla maniera dei ‘The Blues Brothers’ Don Pasquale Di Giglio ha visto la luce. Ha costruito qualcosa di sensazionale, di grande bellezza, un mix di genialità e sensibilità.
Una boccata di speranza in tempi bui, tetri e difficili. Ha sfornato un video racconto, in cui con semplicità e talento, ha narrato il Vangelo di oggi, pensando ai bambini ma non solo.
“Ciao ragazzi sono tanti giorni che non ci vediamo e mi dispiaceva non vederci. Mi dispiaceva che diverse cose, in questo tempo cosi difficile, potevate dimenticarvi chi sono. E come chi sono? Son Don Pasquale!!!. Uammamia già vi siete dimenticati????”
Un’opera meravigliosa, la ricerca dello sguardo misericordioso di Dio o di un Dio – che mai come ora – tutti ne abbiamo tremendamente bisogno.
Arnaldo Capezzuto