Tirano il sospiro di sollievo i fedeli ma anche chi guarda con rispetto al miracolo di San Gennaro. Il Santo patrono di Napoli alle 17.40 ha sciolto il sangue. È il prodigio laico, il terzo dell’anno. Stamane al Duomo di Napoli con una basilica gremita San Gennaro, nonostante sia stato invocato per ore, non ha fatto il miracolo.
C’era già chi parlava di cattivo auspicio, di un brutto segnale per la città mentre c’era chi, invece, si dava appuntamento per il pomeriggio perché il Santo patrono non è solito fare dispetti.
Ha vinto l’ottimismo, un applauso liberatorio ha accolto il movimento dell’ampolla dove tutti hanno potuto constatare lo stato liquido del sangue. Una lunga attesa per i fedeli e per molti turisti premiata poco prima dell’ultima messa al Duomo delle ore 18.
E c’era anche il neo cardinale vescovo di Napoli don Mimmo Battaglia che ha pregato con i fedeli. Come sempre anche oggi hanno dato il proprio contributo le cosiddette ‘Parenti’ di San Gennaro, che hanno invocato con le loro preghiere/cantilene il Santo patrono affinché ripetesse il prodigio.
Il “miracolo laico” del patrono partenopeo, evoca la salvezza della città dall’eruzione del Vesuvio del 16 dicembre 1631, che, si racconta, avvenne proprio per l’intercessione di San Gennaro.
La festa per San Gennaro è cominciata stamane presto alle 5 e 30 con una marcia rumorosa e allegra, una sorta di processione che si è snodata lungo le viuzze del Centro storico per poi raggiungere il sagrato del Duomo di Napoli.