È una truffa che i napoletani conosco molto bene. Si finge un tamponamento oppure si lancia un sasso contro la carrozzeria. Una simulazione per indurre l’automobilista, preso di mira, a fermarsi e quindi diviene una vittima per una rapina, un furto.
Poi c’è chi fa credere alla vittima alla guida della propria auto di aver danneggiato il loro specchietto retrovisore o un’altra parte dell’auto, cercando poi di ottenere un risarcimento in solido per evitare le pratiche dell’assicurazione. Nella top ten è entrato anche il trucco della cera per simulare l’incidente.
È accaduto a Terzigno, l’automobilista forse ha capito che si trovava di fronte al classico raggiro e allora per intimidirlo e minacciarlo l’avventore malvivente ha brandito il cric. Sono stati i carabinieri della stazione di Terzigno che sono intervenuti sorprendendo l’aggressore.
Alla vista dei militari dell’Arma l’uomo ha cercato di allontanarsi, ma è finito in manette con le accuse di tentata truffa e tentata estorsione. Si tratta di Bruno A., 35 anni, residente proprio nel comune in provincia di Napoli. Nella sua auto un barattolo di cera nera, utilizzata verosimilmente per simulare graffi sulla carrozzeria.