Flash mob in via Sant’Arcangelo al rione Forcella, davanti al garage Spaccanapoli, dove la scorsa settimana il parlamentare Francesco Emilio Borrelli ha subito una violenta aggressione da parte – sembra – di alcuni personaggi nell’orbita del clan Mazzarella che gestirebbero la sosta abusiva e altri affari illeciti della zona. La violenta aggressione subita dal deputato e da due agenti di scorta ha richiesto l’intervento di diverse pattuglie della Polizia di Stato. Stamane la risposta della società civile con una manifestazione di solidarietà e di denuncia.
Il punto è che in quel pezzo di città si perpetuano illegalità, abusi edilizi, attività illecite da anni e anni come accade altrove senza che nessuno intervenga anche di fronte a denunce ed esposti. “Importante è metterci la faccia per far capire a queste persone che noi non abbiamo paura. Purtroppo Napoli è divisa in due fazioni, quella bella, come le persone che sono qui, e la melma. Una melma composta anche da ragazzini armati che si prendono il diritto di togliere la vita a qualcuno, come nel caso del mio fidanzato.
Quello di oggi è un grido per dire no alle armi e che noi non abbiamo paura” ha detto la fidanzata di Santo Romano, presente alla manifestazione assieme a Franco Cutolo, papà di Giò Giò. Accanto al parcheggio dove può accogliere solo tre auto e dove si è consumata l’aggressione è apparsa anche una scritta ‘Borrelli munnezz, cialtrone, camorrista’ che l’artista Ruben D’Agostino ha trasformato in ‘Borrelli è la speranza! Cialtroni’.
“Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo Flash mob. Con forza abbiamo ribadito che la Napoli per bene, che rispetta le regole e la sua città, non si piega davanti ai farabutti che vogliono mangiarsi Napoli pezzo dopo pezzo” – spiega il deputato Borrelli -.
“Continueremo a combattere contro queste persone, perché non è possibile che qui si arrivi anche ad uccidere per un posto auto. Bisogna intervenire in fretta, con la massima fermezza. Non c’è più tempo. Un quartiere abbandonato all’illegalità, al degrado, dato in pasto alla criminalità. Bisogna riaffermare la presenza dello Stato e della legge al più presto” – conclude l’esponente dei Verdi.
Purtroppo durante l’iniziativa è giunta notizia che uno degli operatori aggredito la settimana scorsa per soccorrere un facinoroso poi arrestato e scarcerato ha deciso di lasciare il 118 perchè ormai stufo e non più diponibile per svolgere i proprio lavoro esposto a minacce e percosse. Accade anche questo a Napoli, la città ormai divenuta la meta di una massificazione turistica avvolta da un fumogeno di retorica.
Al flash mob, organizzato dall’artista e attivista dei Verdi Ruben D’Agostino, Nelide Milano, del comitato mamme, e Raffaele Del Giudice, hanno partecipato: Liudmyla Skliar, donna gambizzata durante un agguato al rio Sanità; Carlo Migliaccio, consigliere comunale di Napoli; Mimmo Loffredo, consigliere comunale di Forio; l’avvocato Angelo Pisani; il giornalista Pino Grazioli; Cosimo Merolla, di Livello Alto; Antonio Raio, rappresentante commercianti Forcella; Enzo Rivellini, ex europarlamentare; Gianluigi Grittano, rappresentate di Una Nuova Napoli; e i rappresentati comunali e municipali di Europa Verde Salvatore Iavarone, Agostino Galiero, Lorenzo Pascucci, Paolo Murolo, Luca Bonetti; Il rappresentante di Europa Verde regionale Antonio Borrelli e l’ex killer Gennaro Panzuto.