Un video di denuncia dei sindacati ha provocato un terremoto. Si tratta di una festa di matrimonio ambientata nelle sale dell’Archivio di Stato di Napoli con fumi colorati artificiali, candele e musica house. Gli addetti del catering che servono vino, spumante, bevande e snack. Si tratta di un pranzo privato di un banchetto di nozze per 300 invitati che si è servito ai tavoli della Sala Filangieri dell’antico convento dei Santi Severino e Sossio. Alle spalle s’innalzano le antiche librerie con i manoscritti, i carteggi, le lettere di valore storico inestimabile.
La direttrice Candida Carrino in una dettagliata nota ha spiegato che non c’è stata alcuna violazione infatti sia l’effetto nebbia che i lumini sono quelli consentiti: fumo sintetico prodotto da ghiaccio a secco e le luci sono a led con effetto lumicino a candela. La numero uno di via Grande Archivio poi ha evidenziato che tutto è stato organizzando seguendo alla lettera le prescrizioni stabilite e consentite. Infatti, secondo quando detta il ministero della Cultura gli spazi all’interno di strutture pubbliche possono essere richieste dietro pagamento: costo che comprende i dipendenti in conto terzi e le varie polizze assicurative (11mila euro per il costo dei dipendenti e altri 11mila per il fitto degli spazi, aggiungendo a questi altri 3mila euro per l’assicurazione contro eventuali danni).
La Candida Carrino ha già chiarito che invierà tutta la documentazione alla Direzione Archivi del Mic. Sul piede di guerra i sindacati Cgil Fp, Cisl Fp, Confsaln e Unsa Uil che hanno documentato con video e foto quanto accadeva lo scorso 7 dicembre presso l’Archivio di Stato di Napoli che rincarano la dose: “Come era facilmente intuibile gli spazi, in particolare il chiostro del Platano, sono risultati insufficienti all’accoglimento di tutti gli invitati che si sono accalcati nei due bracci del chiostro, mettendo a repentaglio il ciclo pittorico Cinquecentesco ivi presente”. “La diffusione con effetto fumo ha fatto sì che i rilevatori antifumo scattassero continuamente comportando un continuo intervento dei colleghi in conto terzi”.
L’Archivio di Stato di Napoli era già sott’osservazione da parte del Mic infatti per due eventi sono stati chiesti dei chiarimenti in ordine ala concessione degli spazi. Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare Francesco Emilio Borrelli che ha diffuso il video dell’evento e chiedendosi “come mai la Soprintendenza, che è sempre intransigente nei confronti della cittadinanza, poi possa autorizzare simili eventi all’interno delle proprie strutture monumentali mettendo chiaramente in pericolo il patrimonio pubblico e storico che dovrebbe tutelare”.
E alla direzione dell’Archivio di Stato chiede se “Non si ritenga necessario interrompere qualsiasi forma di evento mondano all’interno dell’Archivio che comporti la mancanza di sicurezza per gli affreschi e i beni monumentali presenti. Certe manifestazioni smodate, kitsch e fuori contesto possono rappresentare un pericolo per il patrimonio storico ed artistico del nostro territorio”, ha concluso il deputato di AVS.