Si è svolta nelle stesso ore in cui moriva Arcangelo Correra, 18 anni, in piazza del Gesù la manifestazione “Liberiamo Napoli dalle violenze”, promossa da Libera Campania in collaborazione con l’Arcidiocesi partenopea e un cartello di associazioni con i sindacati e i cittadini accorsi per partecipare all’assemblea pubblica. Cartelli, striscioni e scarpe a terra per denunciare di come a Napoli spesso si muore uccisi perchè un paio di scarpe si sono sporcate.
C’era anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi consapevole del momento terribile che sta vivendo la città. L’omicidio di del 18enne segue di pochi giorni di distanza la tragica morte del 19enne Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio ucciso a colpi di pistola da un 17enne, e del 15enne Emanuele Tufano ucciso nel corso di una sparatoria tra gang di giovanissimi a piazza Mercato dove ieri sera, peraltro, c’è stata una nuova stesa con cinque bossoli ritrovati a terra.
“Di fronte a questa deriva di morte e violenza, nemmeno una parola o un atto concreto da parte del governo e del ministro dell’Interno Piantedosi che continuano a far finta di nulla” – attacca il deputato Francesco Emilio Borrelli -.
“Mentre a Napoli si muore in strada, si continuano a chiudere caserme e a mantenere un numero troppo esiguo di agenti in strada di fronte alla gravissima emergenza che la città sta vivendo che necessita di una operazione immediata ‘alto impatto’ contro la camorra e la criminalità diffusa” – aggiunge -.
Grande preoccupazione da parte delle mamme e i residenti che hanno il terrore di uscire di casa e chiedono a gran voce più controlli e i pugno duro.