Giorni difficili per il presidente della Regione Campania Vincnezo De Luca, i suoi uomini più rappresentativi del suo granitico potere sono finiti in disgrazia.
L’arresto di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Pestum e presidente della Provincia di Salerno per corruzione e turbativa d’asta e le accuse al consigliere regionale della lista ‘De Luca Presidente’, Giovanni Zannini, indagato per corruzione e concussione nell’ambito di un’altra inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei fatti hanno indebolito il Governatore che nonostante il PD punta al suo terzo mandato. Ma dalla direzione nazionale del Partito Democratico in queste ore si è alzato un muro di sbarramento.
I collaboratori più vicini alla segretaria Elly Schlein non lasciano alcun margine : “ Bisogna voltare pagina. Stop al clientelismo e al feudalesimo”. Un guanto di sfida che De Luca raccoglie e rilancia. Occasione per rispondere pan per focaccia è giunta oggi in occasione dell’inaugurazione al Tarì di Marcianise di una fiera.
Al nuovo stop al terzo mandato De Luca davanti alla platea di commercianti e imprenditori del gioiello, serra le mascelle e va dritto al punto: “Abbiamo iniziato a dare una immagine diversa dalla Campania, lavoriamo da due legislature e continueremo a lavorare, nonostante l’imbecillità di qualche esponente del Pd. Non so come dirlo, io vado avanti comunque a prescindere. Poi chi ci sarà o non ci sarà, lo vedremo: l’importante – dice rivolgendosi agli imprenditori – è che ci siate voi e siate convinti come me che se questo lavoro si ferma, la Campania precipita nuovamente nella palude”.