Nessun editore voleva pubblicare un libro che raccontasse i legami oscuri di un politico come il potente Nicola Cosentino, all’epoca sottosegretario all’Economia con delega al Cipe nell’ultimo governo presieduto da Silvio Berlusconi, e la camorra.
All’ennesimo nostro pellegrinare ruppe gli indugi e ci disse: “Lo pubblico io il vostro libro. Occorre fare qualcosa di concreto per liberare le nostre terre dalla malapolitica”. Pietro Valente, noto farmacista di Villaricca e grande mecenate della cultura e dell’editoria nazionale, è scomparso oggi all’età di 76 anni.
Per pura passione fondò la casa editrice Centoautori per consentire con l’associazione ALI di scoprire nuovi talenti e inventò il concorso letterario “Il racconto nel cassetto”, con cui sono nati tanti scrittori esordienti ora di fama nazionale. Dobbiamo ringraziare lui e la Centoautori se “Il Casalese. Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di lavoro” che ha avuto la forza di incidere e provocare un terremoto politico nazionale, in un Paese dove imperava il berlusconismo militante, è stato pubblicato e difeso.
Il libro fu messo all’indice dalla famiglia Cosentino: denunce, querele, richieste di risarcimenti milionari e tentativi di ostacolare la diffusione ne hanno aumentato la sua forza di denuncia.
Ci siamo difesi nei tribunali per difendere l’articolo 21 della Costituzione. Pietro Valente ci è stato sempre accanto come è stato accanto ai tanti cronisti minacciati editando il libro “Io non taccio. L’Italia dell’informazione che dà fastidio”.
Un salto di qualità che ha portato Pietro Valente in pochi anni a lanciare con coraggio libri denuncia che hanno lasciato il segno. Le esequie di Pietro Valente si terranno il 28 agosto alle ore 12 presso la Chiesa Madonna delle Grazie, Giugliano..