S’infiamma la protesta sul sovraffollamento delle carceri e approda all’istituto penitenziario di Poggioreale dove è stato necessario per ragioni di sicurezza evacuare due piani. In particolare i detenuti del reparto ‘Avellino’ protestano per le condizioni indegne del carcere di Poggioreale, il più affollato d’Europa.
La scintilla si è sprigionata nel primo pomeriggio quando un ospite della struttura ha incendiato un materasso, come è accaduto in altri penitenziari d’Italia, seminando il caos. La vicenda è stata raccontata da Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria: “Un detenuto italiano, recluso al 416 bis, del primo piano del Reparto Avellino (in cui sono presenti 151 detenuti) aveva una visita programmata di mattina: in prima battuta – sottolinea la dirigente – ha rifiutato la visita, poi ci voleva andare, ma purtroppo per lui, la visita era già stata annullata. Poi, verso le 15, ha chiamato dicendo che si sentiva male”.
“Mentre il collega apriva per farlo scendere al pronto soccorso per le cure del caso – denuncia Guacci – i detenuti hanno prima dato vita alla battitura e poi incendiato un materasso nella sezione”.
Non solo fiamme e fumo, altri detenuti hanno protestato con la ‘battitura’, delle sbarre per creare rumore di oggetti in loro possesso. Ben presto il clima si è fatto rovente con la decisione per ragioni di sicurezza di evacuare il primo piano e secondo piano del reparto Avellino. Il carcere di Poggioreale attualmente ospita 2.056 su una capienza teorica di 1.600 posti (ridotti però a 1.300 per la chiusura di alcuni reparti in ristrutturazione come ‘Napoli’).
Anche Leo Beneduci dell’Osapp con una nota ha affermato: “Si tratta dell’ennesimo episodio che mostra le condizioni di vita in carcere. Poggioreale non fa eccezione, anzi è tra i luoghi con le peggiori condizioni detentive e di lavoro del personale penitenziario, sul territorio nazionale”.