“Spero che la politica sappia aprire i cassetti e faccia conoscere la verità dopo 44 anni al nostro Paese”. Sono contento per Massimo Giletti che stasera su Raitre sia riuscito a confezionare una trasmissione coraggiosa e complessa sul caso Ustica a 44 anni dall’abbattimento del Dc 9 Itavia. Rispetto e rabbia per le 81 vitime e i loro congiunti che chiedono di conoscere la verità. Giletti anche per onorare la tenacia e l’ostinazione di Andrea Purgatori, stasera idealmente ne raccoglie il testimone inseguendo la verità. Ha saputo resistere. Pochi l’hanno difeso quando il ‘democratico’ Urbano Cairo, editore de La 7 e Corriere della Sera, molto in voga a sinistra, l’ha buttato fuori chiudendogli la trasmissione ‘Non è l’Arena’. Una censura che non ha fatto notizia. Nessuno lo ha difeso. Neppure i paladini della libertà d’informazione, insomma, quelli che protestano contro le censure quando sono loro i presunti censurati. L’approfondimento giornalistico dell’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro stava aprendo scenari pesanti che riguardavano da vicino i vecchi amici e datori di lavoro di Cairo ossia Silvio Berlusconi e Marcello dell’Utri. Sulla vicenda c’è una inchiesta in corso della Procura di Firenze dove Giletti è parte lesa.
PD, COMPLICI DEI LAGER
È cominciata la deportazione dei rifugiati presso il centro di detenzione edificato e sorvegliato dagli italiani in Albania. Un lager...