Il deputato del Pd Piero De Luca è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. Questa è stata la decisione dei giudici sulla complessa vicenda del fallimento della Ifil, una società di consulenza immobiliare che si è occupa anche del Crescent, un complesso architettonico situato nella città di Salerno, nell’area prospiciente il lungomare Trieste, e della trasformazione dell’ex pastificio Amato in un grande centro residenziale.
Il figlio del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca tira un sospisro di sollievo. La vicenda pesava come una spada di Damocle sull’attività politica di Piero De Luca. L’accusa, tra l’altro era pesantissima: concorso in bancarotta distrattiva. Le indagini presero via nel 2014 e dopo tre anni De Luca junior era stata rinviato a giudizio.
Ricordiamo che l’accusa aveva chiesto una condanna a due anni e due mesi per aver usufruito di biglietti aerei per il Lussemburgo, pagati dalla Ifil, tra il 2009 e il 2011 per un totale di circa 23mila euro. I giudici invece non hanno ritenuto di condannare Piero De Luca con la fromula assolto perché il fatto non costituisce reato.