C’è tanto della filosofia di Nicola Gratteri, da pochi mesi a capo della Proura di Napoli, nell’operazione di stamane che ha portato in carcere 29 persone. Si tratta di una operazione contro il narcotraffico internazionale messa a segno da carabinieri e direzione distrettuale antimafia. Tra le piazze di spaccio teatro del blitz, anche quella del Parco Verde di Caivano.
I flussi di droga viaggiavano da Olanda e Spagna, le comunicazioni tra i membri della rete transnazionale avvenivano grazie a telefoni criptati. Seguendo i movimenti di compravendita degli stupefacenti, i militari hanno anche individuato e arrestato a Dubai un latitante, Bruno Carbone.
Nei confronti degli altri indagati sono state applicate misure cautelari in carcere, ai domiciliari e divieti di dimora per i reati di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico e possesso di armi.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati un quintale di sostanze stupefacenti di vario tipo, armi da fuoco, autovetture dotate di sistemi di occultamento e un ordigno esplosivo.
Ciò che emerge è il salto di qualità nella lotta ai allo spaccio di droga. Giusto smantellare i luoghi della vendita, aumentata a dismisura, ma colpure con forza i canali internazionale di approvvigionamento questa sembra la nuova strategia dettata da Gratteri.