Prima ha cominciato a pulire le strade, le erbacce e posizionare dei piccoli recipienti per raccogliere la regalia dei passanti e residenti. Poi spazzava e raccoglieva i rifiuti ammassati dietro e attorno ai cassonetti ed i contenitori dei rifiuti. Insomma, il 25enne nigeriano senza fissa dimora Kelvin Egubor a Fuorigrotta si dava da fare, parecchio.
Tanto è vero che alcuni portieri di edifici lo ingaggiavano per far ripulire aiuole e aree verdi trascurate dalla decima municipalità. Qualche volta però quando questi lavoretti venivano a mancare, il 25enne era solito guadagnarsi la giornata mettendosi a pulire i vetri all’incrocio del semaforo in via Giulio Cesare.
Non è mancato qualche volta anche di fare il ‘facilitatore della sosta delle auto nei pressi dell’ufficio postale sempre di via Giulio Cesare. Un giovane molto energico con il suo carattere e qualche volta è accaduto che ha litigato in strada. Scaramucce anche con qualche volto noto legato a persone orbitanti di qualche famiglia storica del quartiere.
Sta di fatto che Kelvin Egubor, scomparso da tempo dai radar, è da 20 mesi in carcere per una (presunta) estorsione da due euro. Si, nel Paese dell’ingiustizia si finisce dietro le sbarre per una presunta estorsione di 2euro. Il giovane è in cella dal 10 maggio 2022.
Il 16 novembre 2021, un cittadino aveva chiamato la polizia per denunciare che Egubor, tra via Campegna e via Giulio Cesare, gli aveva impedito di parcheggiare l’auto e, dopo averlo aggredito, gli aveva imposto di consegnare 2 euro.
Kelvin Egubor è in carcere a Poggioreale, per aver chiesto due volte alla stessa persona di consegnargli due euro per parcheggiare tra via Campana e via Giulio Cesare a Napoli.
La storia l’ha resa pubblica il Garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello che spiega: “L’imputato mendicante in primo grado è stato condannato a cinque anni, in settimana ci sarà l’appello. L’avvocato Antonella Salvia che lo difende chiederà l’assoluzione e in subordine gli arresti domiciliari in una comunità del Casertano che mi ha offerto la disponibilità a prenderlo. C’è una sproporzione di pena rispetto ai fatti contestati”.