Solo il 18 per cento delle contravvenzioni stradali elevate ai cittadini napoletani è stata pagata e l’evasione della Tari, la tassa sui rifiuti, ammonta a 770 milioni.
Sono le cifre riferite dall’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, nella sua replica a seguito del dibattito in aula durante il quale da più parti si sono levate critiche rispetto all’annunciato aumento della tariffa Tari per il 2024 e alla decisione dell’amministrazione di affidare la riscossione a una società specializzata.
“La decisione di rivolgersi a una società esterna per provare a migliorare la riscossione – ha detto Baretta – forse è l’unica cosa buona che abbiamo preso dalla precedente amministrazione. L’ho studiata, abbiamo lavorato per migliorarla e l’abbiamo fatta. Nonostante ciò non so dire se basteranno dieci anni per risanare la mancata riscossione. Mi auguro che nei prossimi 4-5 anni ci saranno netti miglioramenti non per ragioni politiche, perché probabilmente noi non ci saremo, ma per Napoli e per i cittadini napoletani”.
In riferimento all’aumento della tariffa Tari, di cui il Consiglio discuterà martedì 30 maggio, Baretta ha evidenziato che “in città non si procede all’adeguamento della tariffa da quattro anni” ed ha posto l’accento sul tema dei costi cui è legata anche la necessità dell’adeguamento.
“Stiamo facendo i calcoli dettagliati – ha spiegato l’assessore all’aula – perché il tema è anche come ci rapportiamo con le famiglie che hanno avuto in questi mesi ulteriori appesantimenti dovuti alle spese energetiche”.