Tratteneva una percentuale oscillante tra il 40% e il 60% l’associazione a delinquere che monetizzava il ‘bonus cultura 18App’ del Mibact simulando, tra l’altro la vendita di libri.
La circostanza è emersa nell’ambito delle indagini della Guardia di Finanza di Napoli che oggi, coordinata dalla Procura di Napoli, ha notificato nove misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati alcuni dei quali gestori della libreria in questione. L’esercizio commerciale ‘I Borboni’ è stato sottoposto a sequestro preventivo.
Il gip di Napoli, Giovanni de Angelis, ha disposto quindi oltre al sequestro della libreria, dove è stata realizzata la truffa, delle quote societarie della Creator Vesevo e dei conti correnti di questa e di tutti gli indagati fino a raggiungere una somma di oltre 2,9 milioni di euro, e dei beni di una società che gestisce un b&b, Decumano Massimo.
La misura di custodia cautelare in carcere ha raggiunto 3 indagati, tra cui i titolari della libreria, con il beneficio dei domiciliari per altri 2, e per 4 l’obbligo di dimora.
Le fiamme gialle hanno anche sequestrata materiale ritenuto utile alle indagini. Parte del denaro illecitamente ricavato sarebbe stato impiegato proprio nella costituzione di un bed and breakfast, svuotando i conti correnti personali e quelli della libreria su cui erano stati ricevuti i bonifici del Mibact.
L’immobile pare sia stato acquistato per divenire un “b&b” peraltro pubblicizzato anche su canali on line e sui social, con tanto di buone recensioni da parte degli ospiti.