La Quinta sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto oltre al ricorso di alcuni genitori partenopei contro l’ordinanza di chiusura delle scuole in Campania emanata dal presidente Vincenzo De Luca anche l’istanza cautelare presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri dell’Istruzione e della Salute.
Insomma, i giudici amministrativi hanno sconfessato il governatore. Anzi nel dispositivo pare ci sia un vero atto d’accusa verso la politica sanitaria regionale.
”La Regione Campania è stata confessata in pandemia di governo della materia e infatti il Tar ha eccepito svariate tra cui quella relativa alla gerarchia delle fonti, del principio di proporzionalità e del diritto all’istruzione all’ eccesso di potere e violazione di legge”.
Così l’Associazione Scuole Aperte commenta la decisione del Tar Campania che ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza regionale e dunque da domani gli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie rientreranno in aula.
“Alla Regione – proseguono dall’ Associazione – non era bastata la sonora bocciatura delle ordinanze già giudicate illegittime che erano state emesse durante lo scorso anno scolastico quando i bambini campani avevano subito lo stop alla presenza in aula per tutto quasi l’anno. Nonostante ciò, la Regione e il presidente De Luca hanno voluto viaggiare e sono stati rimandati a settembre”.
Il Tar ha fissato la trattazione collegiale per l’8 febbraio prossimo. Domani si torna a scuola oltre che per le superiori anche per la scuola dell’infanzia, elementare e media.