“La lotta è dura e non ci fa paura”, “abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna al lavoro”, “Napoli, Napoli non molla”.
Lo urlano i circa 200 lavoratori della Whirlpool di Napoli arrivati alla stazione a termini di Tona e ora in corteo, scortati dalle forze dell’ordine verso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico dove si terrà il tavolo con l’azienda è la viceministra Alessandra Todde.
“Al ministero abbiamo doppio incontro – spiega Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli – uno di procedura con il Ministero del lavoro e l’altro con il Mise dove ci dovrebbe essere presentato un piano industriale con un consorzio di imprese con l’obiettivo della riconversione dello stabilimento per la mobilità sostenibile che dovrebbe, oltre ad assorbire tutti i lavoratori, prevedere ulteriori assunzioni. Valuteremo con i lavoratori a fronte di un piano presentato”.
“Al momento ci sono quattro milioni di lavatrici da produrre per il mercato Emea- spiega Rappa- dopo la cessazione e la vendita degli stabilimenti cinese e turco Whirlpool si appresta a decidere dove mettere queste produzioni. Basterebbe spostare 800-900mila pezzi di questi 4 milioni su Napoli- propone Rappa- per mettere efficienza nello stabilimento, questa è la via che preferiamo”.
Sempre oggi, aggiunge il segretario generale Fiom Napoli, sarà presentato un consorzio sulla mobilità sostenibile.
“Come detto già al ministro Giorgetti, per noi sarà un confronto senza pregiudiziali. Devono essere imprenditori conosciuti- termina Rappa- in grado di garantire l’occupazione ora e in prospettiva, e che mantengano le attuali condizioni economiche e normative dei lavoratori”.
I sindacati chiedono di confrontarsi con soggetti industriali “credibili” perché dice Rappa, “tutte le industrializzazione al sud negli ultimi 30 sono stati fatti con banditi”: “Quando diciamo soggetti industriali credibili, diciamo soggetti che già stanno sul mercato”.