L’assoluzione di Luigi e Armando Cesaro, era accusati di voto di scambio, agita il centro destra.
Il Tribunale di Napoli Nord, infatti, con formula piena ha ssolto il senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, e il figlio Armando, con altre 27 persone dall’accusa di voto di scambio. Per la corte, “il fatto non sussiste”.
Insieme con i Cesaro, difesi da Michele Sanseverino e Alfonso Fiurgiuele, sono stati assolti, l’ex sindaco di Giugliano Angelo Liccardo, difeso dagli avvocati Roberto Guida e Roberto Saccomanno, e Flora Beneduce (Iv), consigliere per la Sanità del presidente della Campania Vincenzo De Luca, difesa da Alfredo Sorge.
Poche ore dal verdetto e la polemica nel centro destra s’infiamma. Nel mirino finisce il candidato sindaco di Napoli Catello Maresca che aveva giurato che in sua presenza i Cesaro mai sarebbero saliti su di un palco.
A mettere il dito nella piaga è l’ex parlamentare di centrodestra Amedeo Labocetta e presidente di Polo Sud che afferma: “Ora che giustizia è fatta, che a Luigi e ad Armando Cesaro è stata riconosciuta l’assoluzione con formula piena, Maresca che fa? Chiede scusa e li invita sul palco o preferisce proseguire con le battute da bar dello sport?”.
E poi, infine, aggiunge: “Rifletta il caro Maresca, conti sempre fino a 10 prima di avventurarsi su certi temi e con certe espressioni degne solo del peggior giustizialismo grillino”.