“È inaccettabile che multinazionali che vanno bene, che hanno lavoro, possano chiudere stabilimenti impunemente. Chiediamo l’intervento del presidente del consiglio Draghi: occorre incontrare le proprieta’, quelle che qui lavorano e guadagnano, e convincerle a restare altrimenti nulla potra’ essere piu’ possibile in questo Paese”.
Cosi’ a margine del tavolo al Mise sulla vertenza Whirlpool la segretaria nazionale della Fiom-Cgil Barbara Tibaldi che sottolinea come l’azienda nel corso dell’incontro “non ha potuto negare i guadagni a doppie cifre”.
“Noi con i lavoratori, non solo i napoletani, non ci fermeremo: riteniamo inaccettabile e profondamente ingiusto che – aggiunge – ci si chieda di lavorare e al tempo stesso si lascino a casa migliaia di famiglie”.
“Un incontro insoddisfacente e che smentisce la linea di discontinuità e di impegno per il sud e di attenzione alla vertenza Whirlpool affermata dal governo. Anche il governo Draghi preferisce dichiararsi impotente nei confronti della multinazionale piuttosto che richiamarla al rispetto degli accordi, seppur in presenza di un mercato in crescita e di un’azienda in ripresa. I lavoratori di Napoli, a circa due anni di vertenza, non possono accettare che il governo svolga un ruolo di semplice mediatore e che l’azienda possa lavorare a pieno regime in altri siti, aumentare le vendite in Italia (con prodotti che vengono dall’estero) e confermare la chiusura di Napoli. È il momento che ognuno si assuma realmente le proprie responsabilità”.
È quanto dichiara Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania.