La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro, su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dieci stabilimenti balneari del Casertano, situati nel comune di Castel Volturno, per il reato di occupazione abusiva di bene demaniale e per quello, previsto dal Codice della Navigazione, di “indebito sfruttamento economico del bene pubblico in danno della sana concorrenzialità del mercato”.
Per la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato gli accertamenti eseguiti dai finanzieri della Compagnia di Mondragone, i titolari dei lidi avrebbero operato dal gennaio 2012 ad oggi senza titolo concessorio, omettendo anche di pagare i relativi canoni, e integrando dunque l’occupazione abusiva; le concessioni sono infatti risultate scadute da anni e mai rinnovate.
Gli imprenditori si sono sempre difesi dicendo che le concessioni scadute si erano rinnovate tacitamente, ma dagli accertamenti sulla normativa in vigore è emerso il contrario, ovvero che è necessario un atto espresso di proroga.
In una nota, la Procura diretta da Maria Antonietta Troncone, ricorda che anche il Comune di Castel Volturno, cui durante l’indagine è stato richiesta un parere, ha ritenuto non valide le concessioni scadute, dichiarando che la proroga non può mai essere tacita.
L’indagine è partita in seguito all’attività di verifica delle concessioni demaniale avviata dalla Guardia di Finanza di Mondragone su delega della Procura regionale della Corte dei Conti.