Agli appelli dei movimenti di giovani a Napoli ora si aggiungono i cittadini per chiedere che non venga cancellato il murales dedicato a Ugo Russo, quindicenne ucciso un anno fa da un carabiniere fuori servizio con tre colpi di pistola in un tentativo di rapina.
“Abbiamo consegnato oggi al Comune di Napoli – si legge in una nota – insieme una richiesta, la documentazione della sovrintendenza e la richiesta di annullamento in autotutela del provvedimento di cancellazione del murales ‘Verità e Giustizia per Ugo Russo’. Abbiamo anche le prime mille firme di abitanti del quartiere Montecalvario (https://we.tl/t-BnRp3L4rgF), raccolte in questi giorni, che chiedono di conservare il murales e si oppongono alle motivazioni pretestuose e gratuite di quella che resta una censura politica e una sorta di crociata mediatica”.
Tra i primi firmatari molti artisti, a partire da Leticia Mandragora, street artist e autrice del murale per Ugo Russo, ma ci sono anche Ascanio Celestini, Maurizio De Giovanni, il magistrato Nicola Quatrano, il cantante Luca Persico Zulù, il regista Antonio Capuano. Ha firmato anche Alessandro Fucito, presidente del Consiglio Comunale di Napoli.
La dichiarazione firmata da chi non vuole che il murales venga cancellato è questa: “Come abitanti della città di Napoli chiediamo di conservare il murales di Ugo Russo in piazza Parrocchiella. Crediamo che cancellare in modo autoritario un murales che chiede ‘Verità e Giustizia’ per la morte violenta di un ragazzo di 15 anni (dopo un anno di silenzio sul suo caso) sia un atto ingiusto e antidemocratico. Per un reale cambiamento chiediamo anche diritti e opportunità per i ragazzi dei quartieri popolari”.