La nona edizione del Premio di giornalismo intitolato a Franco Landolfo, vicedirettore del “Roma” e segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania, scomparso 14 anni fa, si è svolta a porte chiuse nella sede dell’ Istituto di Cultura meridionale, a norma delle disposizioni anti-Covid.
Hanno partecipato il direttore del “Roma”, Antonio Sasso, che ha portato il saluto dell’avvocato Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto; il presidente dell’Ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli, il segretario del Sindacato Unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri; Gerardo Ausiello, consigliere nazionale Fnsi e Antonella Monaco, consigliera nazionale Unarga.
L’ intervento conclusivo è stato di Geppina Landolfo, figlia di Francesco e presidente di Arga Campania, che ha dato appuntamento alla prossima edizione, quella del decennale., Per la carta stampata il riconoscimento è andato ex aequo a Stefano Renna per “Castel Volturno, gli invisibili al tempo del virus” (la Repubblica) e a Dario Sautto per “Il pm ferma i lavori nella Valle dei Mulini: «Paesaggio a rischio»” (Il Mattino).
Per la radio-televisione, premio a Davide Uccella per “Scampia tra Vele e integrazione” (Vg21, Canale21). Per il web (ex aequo) a Rosario Balestrieri per “Potature pericolose: a rischio la salute degli alberi e la nostra incolumità” (NAPOLI Today) e a Giuseppe Delle Cave per “L’ultimo samurai delle vigne flegree” (Roma online).
Nell’ambito del premio viene assegnata ogni anno una targa nel ricordo del giornalista Gianpaolo Necco, consigliere nazionale Fnsi e Unarga, che quest’anno è andata a Raffaele Perrotta per “Pattumiera Vesuvio, vergogna senza fine” (Il Mattino).