Sfiorano i 40 mila contagiati oggi in Italia da Covid e precisamente 39.811 nuovi casi di positività con 425 decessi.
Nell’arco di tre giorni oltre un migliaio di persone sono morte per il coronavirus e dall’inizio della pandemia siamo a quota 41.063. In Campania i contagiati sono 4.309 e 15 i deceduti.
Complice la bella giornata oggi in particolare a Napoi è stato il delirio. Piazze affollate, lungomare preso d’assalto come anche il centro storico e la zona della movida di Chiaia piazza Bellini.
Una situazione esplosiva con la pandemia che corre nella capitale del Sud e attacca tutti i quartieri. Gli ospedali sono a un passo dal collasso con i reparti pieni e i pronto soccorso orami allo stremo.
All’ospedale Cotugno in assenza di posti, gli ammalati restano a bordo della propria auto e per strada gli infermieri somministrano l’ossigeno.
Sullo sfondo il presidente della Regione Campania Vincezo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris se le danno di santa ragione via tv, radio e sui social. Un conflitto duro mentre la barca affonda.
C’è chi invoca la chiusura totale e la Campania in zona rossa, chi, invece, addossa le colpe al Governo e in particolare al ministro della Salute per non aver capito l’emergenza campana.
“La Campania è zona gialla perché il governo ha interpretato la situazione al 25 ottobre che era migliore perché avevano assunto misure più cautelative rispetto al resto del Paese. Il governo guarda il colore nello specchietto retrovisore e questo vuol dire che abbiamo lavorato bene sulla prevenzione. Io penso che con l’analisi dei nuovi dati, prevista nei prossimi giorni, potremmo diventare zona arancione e ciò confermerebbe le nostre preoccupazioni. Sarei perplesso se dovessimo rimanere zona gialla”.
Lo ha detto all’ANSA Italo Giulivo, coordinatore dell’Unità di Crisi della Regione Campania.