La pronuncia della Corte costituzionale affossa i decreti sicurezza. Occorre ora ancora di più mettere mano alle due leggi volute e imposte da Matteo Salvini e cancellarle.
Gli ermellini entrano a gamba tesa come del resto segnalò il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla disposizione che precludeva l’iscrizione all’anagrafe dei migranti richiedenti asilo.
La norma è contenuta nei decreti sicurezza e nella sostanza disconoscono l’articolo 3 della Costituzione, baluardo dell’uguaglianza delle persone nei diritti e nei doveri.
I protagonisti della battaglia sono stati i sindaci e in particolare quello di Palermo Leoluca Orlando e quello di Napoli Luigi de Magistris.
“Ci siamo presi anche delle denunce er tutelare i diritti degli ultimi ma oggi è una bella soddisfazione giuridica, istituzionale e di democrazia nel nostro Paese – riflette de Magistris -.
I due primi cittadini prima di tutti emisero direttive che andavano in senso opposto.
“Noi fummo ubbidienti alla Costituzione – prosegue – mentre il Governo Conte 1 con Salvini in prima linea voleva rendere invisibili e privi di diritti le persone”.