È scattata all’alba l’operazione Touch&Go dei carabinieri, coordinata dalla Dda di Roma, nei confronti dei componenti di un gruppo criminale ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, possesso di armi e materiali esplodenti, minaccia, violenza privata e lesioni, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso.
Dall’inchiesta, sviluppata tra ottobre 2015 e agosto 2016 e nuovamente aggiornata da marzo a settembre 2018, e’ emersa una guerra dei clan per mettere le mani sulle piazze di spaccio del litorale Pontino.
A condurre le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Roma Ilaria Calo’, i carabinieri di Formia con la collaborazione della direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno.
Il gruppo criminale agiva sotto la guida di due fratelli provenienti dal quartiere napoletano di Secondigliano che avevano deciso di conquistare il mercato degli stupefacenti del sud Pontino, arruolando per questo scopo manovalanza criminale locale e creando così una fitta rete di pusher.
Per assumere il controllo dell’attività di approvvigionamento e smercio di droga agivano con aggressioni e minacce anche ricorrendo all’uso di armi e attentati con ordigni.