Domani ricorrono i 120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo, uno dei piu’ importanti artisti italiani del Novecento che, assieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, è ancora oggi uno degli autori teatrali italiani piu’ apprezzati e rappresentati all’estero.
Un genio assoluto che ha elevato il teatro dialettale (nelle sue commedie un po’ ‘addomesticato’ per renderlo fruibile anche fuori da Napoli) a livelli mai raggiunti, che ha raccontato storie universali ambientandole nella realtà spesso minimalista e limitata di Napoli. Ha parlato al cuore e alle menti degli spettatori trovando sempre la chiave per entrare e stabilire un contatto assoluto, immediato.
Figlio naturale di Eduardo Scarpetta, secondo dei tre figli che il commediografo aveva avuto con la nipote della moglie (era sposato con Rosa De Filippo, da cui ebbe tre figli – Domenico, Maria e Vincenzo – ed ebbe una relazione con la nipote acquisita, figlia del cognato, da cui nacquero Titina, Eduardo e Peppino), Eduardo crebbe in teatro, lavorando nella compagnia del fratellastro Vincenzo prima, in altre di cui era direttore artistico poi fino alla compagnia Teatro Umoristico ‘I De Filippo’ che formò insieme ai fratelli.