Mentre governo e regioni si rimpallano le responsabilità della crisi e confindustria preme per riaprire le aziende per ritornare alla “normalità””, attivisti napoletani appartenenti alle reti sociali di base per l’emergenza, impegnati in queste settimane in una grande operazione di mutualismo e spesa solidale che copre migliaia di famiglie in difficolta, (utilizzando responsabilmente tutte le precauzioni previste distanziamento e mascherine) hanno preso la parola e srotolato un megastriscione.
La protesta è stata inscenata sotto il palazzo della prefettura di Napoli per rivendicare l’estensione di un reddito per tutti e dei tamponi.
Nessuna fase 2 e ritorno alla normalità potrà iniziare se non sarà garantito per tutti e tutte il diritto ad una esistenza dignitosa attraverso un reddito di base e l’assistenza sanitaria necessaria a partire dall’estensione dei tamponi per fermare i contagi.
I soldi ci sono vanno presi da chi li tiene attraverso l’istituzione immediata di una patrimoniale sui redditi alti perchè la crisi non può essere pagata per l’ennesima volta dalle fascie sociali deboli e dai lavoratori che finora l’hanno pagata.
E’ necessaria una nuova distribuzione della ricchezza che metta al centro il diritto alla sanità pubblica, ai servizi, alla casa e ad una esistenza dignitosa e sostenibile per tutti e tutte. I diritti prima dei profitti!