Trovato l’accordo per l’inasprimento del carcere per i grandi evasori. Due emendamenti dei relatori riducono l’aumento delle pene per i comportamenti non fraudolenti, come la dichiarazione infedele e l’omessa dichiarazione, e rivedono sia la disciplina della confisca per sproporzione, prevista per i reati più gravi, sia la responsabilità amministrativa delle imprese.
Il passaggio più contestato è la confisca – secondo il progetto della norma – avverrà per i “beni o altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza” e che hanno un “valore sproporzionato al proprio reddito”.
Per quel che riguarda la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, l’obiettivo è estenderla ad ogni ipotesi di delitto tributario, “fatti salvi i reati meno gravi, in quanto connotati dall’assenza di condotte fraudolente”, cioè la dichiarazione infedele, l’omessa dichiarazione, l’omesso versamento.