Hanno un nome e un cognome i tre giovani che lo scorso maggio con un raid misero a ferro e fuoco l’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini alla Pignasecca a Napoli.
In particolare uno di loro con pistola in pugno cominciò a sparare all’impazzata. I proiettili si conficcarono nei muri e solo per un caso non provocarono delle vittime tra personale ospedaliero, parenti di ammalati e ricoverati.
Le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di tre persone ritenute responsabili di tentato omicidio.
I tre, a vario titolo, sono ritenuti responsabili della gambizzazione di un giovane in piazza Serao e della successiva sparatoria all’interno dell’ospedale dei Pellegrini avvenute lo scorso 17 maggio.
Dopo il ricovero del giovane, un uomo armato – con due complici – si portò all’interno del nosocomio ed esplose i colpi di pistola, probabilmente a scopo intimidatorio, per poi far perdere le proprie tracce, tra i vicoli della Pignasecca.
Una guardia giurata dell’ospedale fu sfiorata dai proiettili.