“Questo è stato il Governo che ha ridotto il numero di sbarchi in Italia, grazie al lavoro di tutti. Salvini di punto in bianco ha deciso di farlo cadere, in pieno agosto, senza alcuna spiegazione e senza nessun preavviso agli italiani. Quindi è inutile che ora sbraita, è colpa sua se oggi ci troviamo in questa situazione”.
È l’attacco di Luigi Di Maio via Fb con un post di fuoco control’ex alleato per fugare ogni tentazione di ritorno di fiamma.

“E il Paese è più debole anche per i ricollocamenti degli immigrati negli altri Stati europei. Ha aperto una crisi che, peraltro, ora rischia di far aumentare l’IVA a milioni di famiglie e che potrebbe mandare a casa migliaia di lavoratori: non riesco ad approvare il decreto per fermare la chiusura di Whirlpool a Napoli e altre questioni pendenti” – continua il leader del Movimnto 5 Stelle –
“Lo ha fatto solo per il consenso. Lo ha fatto per qualche sondaggio? Non solo! Anche perché stavamo per togliere le concessioni ai Benetton e stavamo per tagliare 345 parlamentari, che lui non vuole tagliare più”.
E aggiunge nella sua requisitoria : “C’era un contratto, lui lo ha strappato. Non solo: adesso ha chiesto anche di sfiduciare il governo stesso di cui fa ancora parte, visto che non si è dimesso. Anche su questo, giorni fa aveva tuonato “siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete…”.
E poi con veleno sottolinea : “Sono passati 5 giorni ma stanno ancora tutti lì attaccati alla poltrona… Deve far comodo, evidentemente, avere l’auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge!”.
Un Luigi Di Maio rinato. Forse mai come oggi esprime la potenza del 32 per cento del Movimento 5 Stelle. Rotta la sudditanza verso Salvini non per meriti del giovane vicepremier ma per il volo pindarico del capo del Carroccio, Luigi Di Maio si sente nuovamente in campo.

Eppure per 15 mesi al Governo, Di Maio ha condiviso ogni politica rancorosa – i due decreti sicurezza – espressa dalla Lega addirittura i Pentastellati legalitari hanno salvato la pelle giudiziaria dello stesso Salvini sul caso ‘Diciotti’.
Ora come nulla fosse accaduto si azzera tutto e ci si vernicia con pittura nuova. Le vele spiegate a tutto vento con il centrosinistra. Non è fantascienza politica. È la fuga dalle proprie responsabilità, la fuga per la vittoria con la filosia “Qui nessuno è fesso”.
A ricordare questi scellerati mesi specialmente sui migranti ci pensa la senatrice, ora al gruppo misto, Paolo Nugnes, cacciata dal democratico Di Maio perchè si era opposta ai decreti sicurezza. La senatrice commenta il post di Di Maio e scrive : “Questo è il governo che ha fermato gli sbarchi? E come? Non è vero, gli sbarchi sono diminuiti per tante ragioni diverse, ma nessuna ha a che dare con gli sbraiti di Salvini sui porti chiusi e i suoi decreti, anche perché quegli sbarchi rappresentano solo il 7% del totale il 93% avviene nel silenzio di tutti e nell’ombra, nell’anonimato”.
E a chi l’attacca – risponde la Nugnes – “Non scappo è che il divertimento è bello se dura poco, siete monotoni, senza argomentazioni, ripetere tutti lo stesso mantra…”.
Pier Paolo Milanese