Scoperta a Cuma, la tomba del vescovo Aurelio. Il reperto proviene infatti dalla recente campagna di scavo condotta dal Dipartimento di Lettere e beni culturali (Dilbec) dell’università Luigi Vanvitelli.
Trentadue studenti, tra archeologi e architetti, hanno lavorato al Tempio superiore dell’acropoli.
Il cantiere, guidato da Carlo Rescigno, professore di Archeologia classica nell’ateneo campano, è durato poco più di un mese tra fine giugno e inizio agosto e si appena concluso.
Cuma è una delle più antiche colonie greche, fondata nell’ottavo secolo avanti Cristo dagli Eubei di Calcide, ha mille e più anni di storia ancora poco conosciuti: quelli del dopo Roma, del tardo-antico, del Medioevo.
La scoperta conferma lo straordinario patrimonio artistico, monumentale e di antichi reperti custoditi nell’area flegrea e la straordinaria importanza del sito quasi sconosciuto.