Aggredito e ucciso a coltellate. Dolore, rabbia e barbarie.
Un carabiniere di 35 anni, Mario Rega Cerciello, vicebrigadiere, originario di Somma Vesuviana, Napoli – si era appena sposato due mesi fa – è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due furfanti che avevano tentato un ‘cavallo di ritorno’.
L’episodio è avvenuto in pieno centro a Prati in via Pietro Cossa. Stando alle prime notizie un equipaggio dei carabinieri della stazione di Piazza Farnese è intervenuto per un presunto “cavallo di ritorno” di una borsa, asportata poco prima, da parte di due soggetti.
Bloccati dai militari, uno dei due ha estratto un coltello e impresso sette coltellate a Mario Rega Cerciello, un fendente lo ha colpito al cuore.
Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito, il vice brigadiere è morto dopo un tentativo di rianimazione
La presunta vittima era stata borseggiata verso sera per poi ricevere l’invito dei balordi di pagare un riscatto per avere la borsa oppure zaino.
È stata la presunta vittima a mettersi in contatto chiamando il numero del suo cellulare in possesso dei due ladri e quindi tentare di recuperare almeno i documenti e le chiavi di casa. Questa l’iniziale ricostruzione fatta dagli investigatori. Le notizie però sono ancora frammentarie e la vicenda dev’essere chiarita.
A rispondere, però, sono stati proprio i due balordi che hanno tentato di estorcere un po’ di soldi.
Circola già un identikit. Si tratterebbe di un uomo con i capelli scuri, con le meches, alto circa un metro e ottanta. E una felpa nera.
Questa la breve descrizione dell’autore dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello.
Commozione, rabbia e tanto rancore per un gesto di violenza assurdo. E la reazione sul web è durissima.
“Ha ragione Matteo Salvini è l’unico che ha compreso la gravità dei fatti. Non si può più vivere così”.
E ancora: “La Lega è l’unico partito che può garantire la sicurezza agli italiani”. E poi: “Un carabiniere che ha solo fatto il proprio dovere, ammazzato con una tale ferocia. Salvini deve liberarci”.