L’arresto della capitana Carola Rackete della Sea Watch costituisce un altro tassello della raffinata strategia di Matteo Salvini di allargare il suo consenso e dare vita in Italia a un sistema politico-istituzionale unicamente a trazione leghista.
Il capo del Carroccio dopo aver prosciugato il Movimento 5 Stelle e ingurgitato Forza Italia adesso ha davanti praterie di consenso da coltivare. L’ultima puntata della vicenda della Sea Watch e la valanga di critiche, polemiche e reazioni hanno l’immediato effetto di rafforzare il potere di Salvini.
A giusta ragione lui, il ministro dell’Interno commentando l’arresto di Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch che ha forzato il blocco e ha raggiunto il molo a Lampedusa a colpi di mascella sfoggia durezza a chili.
“Abbiamo chiesto l’arresto di una fuorilegge che stanotte ha anche messo a rischio la vita di uomini delle forze dell’ordine italiane – ha detto il titolare del Viminale al Gr1 – la multa per questa ong straniera, il sequestro della nave, che ha finito di andare in giro per il Mediterraneo a infrangere leggi, e la distribuzione di tutti gli immigrati a bordo in altri Paesi europei. Abbiamo fatto bene a chiedere che le leggi fossero rispettate: mi sembra che giustizia sia fatta”.
Dello stesso tenore la reazione affidata a Facebook: “Stanotte comportamento criminale della comandante (tedesca) della nave pirata (olandese) che ha tentato di schiacciare contro la banchina del porto di Lampedusa una motovedetta della Guardia di Finanza, con l’equipaggio a bordo, mettendo a rischio la vita degli agenti. Delinquenti! Io sto con le Forze dell’Ordine, io sto con la Legge, io sto con l’Italia”.
Il Movimento 5 Stelle è assente. Il leader Luigi Di Maio è in silenzio così anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
I Pentastellati nei fatti non esistono più al Governo come non rappresentano più nulla nel Paese. Ormai Matteo Salvini fa ciò che vuole e attorno ha solo il vuoto dei mediocri.
Arnaldo Capezzuto