Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, è un’icona del cinema italiano. Il suo volto, la sua voce, la sua straordinaria gestualità fanno ormai parte dell’immaginario collettivo condiviso da tutte le generazioni diventando un personaggio familiare a livello internazionale. L’Italia si appresta a ricordarlo con una grande mostra che si aprirà il prossimo 21 settembre al Pan | Palazzo delle Arti Napoli, lo spazio espositivo del Comune di Napoli, città dove Carlo è nato ed alla quale è stato sempre molto legato tanto che quando viene chiesto a Piedone Lo Sbirro: «Sei italiano?» lui risponde «No, sono napoletano».
Dedicargli questa mostra non sarà solo il modo di celebrare la carriera di uno dei protagonisti della cinematografia internazionale, sarà anche l’occasione per restituire di lui un’immagine completa: dall’iniziale attività sportiva come atleta di nuoto alla poliedrica instancabile creatività che lo ha portato nel corso degli anni a ricoprire i panni di imprenditore, pilota, scrittore, compositore, cantante e persino inventore. La mostra-evento racconterà anche il mondo che si è mosso intorno al grande Bud Spencer: dal suo straordinario partner Terence Hill, ai registi con i quali ha collaborato, da Steno a Olmi, da Festa Campanile a Montaldo, da Giuseppe Colizzi a E.B.Clucher e ancora Dario Argento, Castellari, Deodato, Capone, senza dimenticare gli autori delle colonne sonore, Micalizzi, i fratelli De Angelis, i La Bionda, per citarne solo alcuni.
L’esposizione, narrata dalla stessa voce di Bud Spencer, vuole essere un viaggio nel mondo dell’attore. Lungo un intero piano del Pan di Napoli impianti multimediali, videomapping, proiezioni su pannelli, oggetti di scena, costumi, primi italiani ed internazionali ricevuti sia come artista che come sportivo, articoli dei giornali di tutto il mondo, poster, manifesti di film, foto pubbliche e private, gadget, il primo videogioco dedicato alla coppia Bud Spencer e Terence Hill e la riproduzione dell’imponente statua che gli è stata dedicata dalla città di Budapest, ripercorreranno la sua intera vita. Una monografia sintetizzerà l’intero percorso espositivo quale ulteriore documento della vita del «gigante gentile». Persone che lo hanno conosciuto, giornalisti, collaboratori, amici e professionisti del mondo cinematografico testimonieranno, attraverso piccoli saggi, impressioni, confidenze, aneddoti, il loro personale ed intimo ricordo.