NON C’E’ NULLA DI MALE. Però impressiona vedere il redento Antonio Bassolino, un pezzo importante della storia della sinistra italiana, a braccetto con Amedeo Laboccetta.
La strana coppia di fatto si è ritrovata – il 29 ottobre all’Hotel Mediterraneo di Napoli – per la presentazione del libro “de Magistris – il pubblico mistero” edito da Rubbettino – casa editrice di Catanzaro -.
Il volume è scritto dai giornalisti Gian Marco Chiocci (già inviato de “il Giornale” e nuovo direttore de “il Tempo”) e Simone di Meo (già cronista di “Cronaca di Napoli” e già collaboratore di lungo corso del parlamentare Sergio De Gregorio). Un Antonio Bassolino rinfrancato dall’assoluzione giudiziaria nel processo sui rifiuti non ha mancato l’occasione per attaccare a testa bassa l’ex pm e attuale sindaco di Napoli. L’ex presidente della Regione non ha provato neppure il minimo imbarazzo nell’ascoltare e condivide i ragionamenti dell’ex deputato del Pdl. Chi è Amedeo Laboccetta?
Il nostro giornale gli ha dedicato addirittura una copertina e diverse pagine. Il personaggio è importante. Ex mazziere fascista, più volte consigliere comunale a Napoli, prima nelle fila del Msi poi in An ancora nella Cdl ed a volo d’angelo confluito nel Pdl in linea di continuità tra la prima e la cosiddetta seconda Repubblica.
Poi deputato di An e più che altro compare di Francesco Corallo, il discusso, latitante e poi arrestato imprenditore delle slot machine. Si, perchè Laboccetta avendo tra le mani il Pc di Corallo impedì alla Guardia di Finanza di sequestrarlo dichiarando che il computer era nella sua disponibilità per lo svolgimento dell’attività parlamentare.
Una banale scusa per scansare il sequestro, prendere tempo per far formattare da una ditta specializzata il Pc. C’erano troppi segreti custoditi nel hard disk. Quando poi la Procura ebbe il lasciapassare dalla Camera dei Deputati ed entrò in possesso dell’apparecchio scoprì che era stato sbianchettato. Che sorpresa!.
C’è da aggiungere che Laboccetta durante il mandato parlamentare si è particolarmente concentrato e specializzato nel presentare capziose interrogazioni e interpellanze sull’attività inquirente di un caparbio pm in servizio a Catanzaro: un certo Luigi de Magistris. Coincidenze. Casualità. Solite dietrologie. Mah! Corsi e ricorsi storici. Bollato come un impresentabili, Laboccetta non è stato ricandidato alle ultime elezioni.
Attualmente è coordinatore cittadino di un Pdl ormai inesistente. In mancanza di altro ha scongelato la sua associazione “Polo Sud” nata anni addietro per avvicinarsi di nuovo alla politica attiva dopo l’arresto che lo portò dritto in una cella del carcere di Poggioreale. Da quell’esperienza nacque anche il libro “Grande hotel Poggioreale”. Bassolino è stato riabilitato da una sentenza. Ha le mani pulite.
E ci tiene che su questo punto – legittimamente – non ci siano dubbi. A chiacchiere si è preso le sue responsabilità e timidamente riconosciuto i suoi errori politici. Adesso dopo il breve mea culpa è risceso in campo. Vuole dare una mano. Rimettere insieme la città divisa. Dare un contributo culturale. La domanda sorge spontanea e per realizzare questi intenti si sceglie di costituire una strana coppia di fatto con Amedeo Laboccetta, mister slot machine?
Arnaldo Capezzuto